Un tripudio di colori, tanti profumi e sapori differenti hanno impreziosito la “Festa degli Orti” che si è tenuta ieri all’Orto Felice di Pieve di Soligo, lungo il percorso pedonale in via dei Troi.

Bangladesh, Marocco e Italia sono le nazioni principali rappresentate in questo spazio verde della città dove l’Associazione Democrazia promuove i valori di sostenibilità, socialità e autoproduzione.

 

I visitatori hanno ammirato la mostra fotografica “Orto-Cultura” e la mostra itinerante “Coltivare Condividendo” e gli appassionati hanno avuto la possibilità di scambiare dei semi grazie all’associazione “Seed Vicious”.

 pievedisoligo orti 2 18072021

Alle ore 18, c’è stata l’inaugurazione ufficiale della nuova staccionata alla presenza del sindaco Stefano Soldan, dell’assessore all’ambiente Giuseppe Negri e di alcuni rappresentanti delle associazioni “Libera Nos in Campo”, “Democrazia” e “Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie” oltre ad alcune aziende di Rete Contadina.

Ricco il rinfresco con pietanze italiane ed etniche che hanno valorizzato i prodotti degli ortolani: cous cous, piatti dolci e salati della tradizione bengalese, Tajine di carne, panini con il formaggio o con la pancetta cotta al momento, melone, anguria e molto altro ancora.

Immancabile il tè marocchino bollente alla menta, servito nei caratteristici bicchieri dalle sapienti mani di Nabil e Hamid.

Gli ortolani bengalesi, insieme alle loro mogli che per questa bella occasione hanno indossato i loro caratteristici abiti da festa, erano fieri di mostrare il loro pezzo di terra nel quale spuntano delle verdure del Bangladesh, in modo particolare il piccantissimo peperoncino.

 pievedisoligo orti 3 18072021

“Siamo molto soddisfatti di questa ‘Festa degli Orti’ – ha affermato il presidente Franco Bortolini – È la prima festa allargata perché solitamente ci ritroviamo solo noi ortolani. In questo momento siamo 17 e ogni tanto c’è un ricambio perché qualcuno cambia lavoro o si sposta. Siamo qui dal 2013 e negli anni abbiamo avuto diverse etnie, in passato anche il Senegal”.

“La cura dell’orto – conclude – essendo un’attività semplice, avvicina tutti e aiuta l’integrazione. All’inizio ci si confronta sulla coltivazione delle nostre verdure ma poi si approfondisce la conoscenza e c’è anche chi racconta il suo viaggio per arrivare in Italia e come si trova qui da noi”.

Orto Felice nasce da un’iniziativa dell’Associazione Democrazia e raggruppa persone di diversa provenienza: in questo spazio verde ognuno fornisce il suo contributo di conoscenze e di saperi che fanno parte delle diverse tradizioni e storie.

All’ombra degli alberi, negli spazi comuni, gli ortolani amano incontrarsi per un momento di pausa, per scambiarsi degli ortaggi, dei consigli o dei racconti di vita: una bella iniziativa per promuovere la conoscenza di altre culture condividendo il piacere di coltivare la terra.

fonte: qdpnews