24 OTTOBRE alla casa del volontariato, davanti la Biblioteca comunale, si svolgerà l'assemblea provinciale di Libera.
Sono invitati gli iscritti e tutti coloro che guardano con interessa alla nostra azione.
Interverrà Gabriella Stramaccioni della presidenza di Libera!
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24 OTTOBRE alla casa del volontariato, davanti la Biblioteca comunale, si svolgerà l'assemblea provinciale di Libera.
Sono invitati gli iscritti e tutti coloro che guardano con interessa alla nostra azione.
Interverrà Gabriella Stramaccioni della presidenza di Libera!
La casa delle associazioni si trova dietro la Biblioteca di Montebelluna.
E' possibile parcheggiare nel parcheggio davanti alla biblioteca e la Caserma dei Carabinieri di Montebelluna.
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p>Dai primi di Novembre riparte la campagna “Il buon raccolto” "
Dai primi di Novembre riparte la campagna “Il buon raccolto”, per la commercializzazione delle clementine e delle arance provenienti dai terreni confiscati alla 'ndrangheta.
Quest'anno il raccolto della Valle del Marro – Libera Terra sarà ancora più abbondante. I frutti “buoni e giusti” potranno essere ordinati in eleganti scatole di cartone da 8 kg, con un ordine minimo di 1 pallet da 48 cassette.
«Anche con le scelte di consumo si può lanciare un forte segnale di lotta alle mafie»– spiega il presidente Domenico Fazzari – «L'acquisto delle clementine e delle arance è un gesto che sostiene la buona economia sulle terre riscattate».
Negli ultimi anni, la cooperativa di LIBERA che opera nella Piana di Gioia Tauro, in Calabria, ha arricchito il proprio paniere dei prodotti tipici. Dopo i peperoncini piccanti, le melanzane, l'olio extra-vergine d'oliva, sono arrivati gli splendidi e gustosi agrumi: dono di una terra fertile, particolarmente vocata, ma anche frutto di tante fatiche che le mafie aggravano con furti, danneggiamenti, intimidazioni. L'inverno scorso la cooperativa ha subito il furto di arance e di parte dell'impianto di irrigazione in un terreno confiscato, e a maggio il taglio di un centinaio di piante giovani su un uliveto, rinato dopo un devastante incendio doloso che aveva distrutto gli alberi secolari.
«L'auspicio è che la nuova campagna “Il buon raccolto” - si augura Domenico Fazzari - raggiunga il più alto numero di consumatori, tra singoli, gruppi, associazioni. Ognuno può essere al fianco di chi lotta per produrre frutti di legalità, garantendo una qualità diversa alla vita di tutti».
La Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra è controllata e certificata CCPB
link al sito La Valle del Marro
Se sei interessata/o contatta il Gruppo di Acquisto Solidale G.A.S. Democrazia, clicca qui: invia una e-mail
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L’inchiesta più lunga sulla corruzione nel Veneto. Martedì 6 ottobre 20:45 presentazione del libro con l'autore Renzo Mazzaro
L’inchiesta più lunga sulla corruzione nel Veneto, con l’importo più alto di tangenti mai raggiunto in Italia, dimostra con prove schiaccianti che il Mose, l’opera mastodontica progettata per fermare l’acqua alta, è costruito su una montagna di mazzette e di sprechi. Ma per ‘far fuori’ un miliardo di euro non basta essere voraci, bisogna sentirsi onnipotenti. E infatti due onnipotenze gestivano il grande affare del nuovo secolo: quella tecnica del Consorzio Venezia Nuova e quella politica articolata per centri di potere fino ai più alti livelli dello Stato.Veneto anno zero di Renzo Mazzaro: un’inchiesta giornalistica della migliore tradizione per capire come si è arrivati a questo punto e, soprattutto, se è possibile uscirne” (www.laterza.it – Renzo Mazzaro Veneto Anno Zero)
La Carovana Antimafie, copromossa dal 1996, insieme all’Arci, da Avviso Pubblico, Libera e i sindacati (Cgil, Cisl e Uil), e divenuta nazionale e internazionale, giorno 1-2-e il 3 settembre farà tappa in Veneto.
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p>Insieme contro la dipendenza da gioco "
Non esiste più alcuna distinzione tra il gioco d'azzardo e la vita.
Non c'è uno spazio dedicato al gioco, il gioco è ovunque.
Il gioco d'azzardo è una piaga che coinvolge tre milioni di cittadini italiani, un dramma enorme che si traduce da gioco del divertimanto a gioco della disperazione.
Nel 2013, 50 persone si sono rivolte all'Ambulatorio Gioco d'Azzardo Patologico (GAP) di Conegliano, mentre l'ULSS stima che le situazioni patologiche nel nostro territorio possano essere il doppio.
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Aperte le iscrizioni per le scuole regionali GIA ""Giovani InnovAzioni""
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Dal 07 settembre partono le scuole regionali di Libera ""Già - Giovani InnovAzioni"" in sei diverse regioni italiane. Giunte al terzo anno consecutivo di
programmazione, sono diventante un momento fondamentale per il settore della formazione e delle politiche giovanili, come momento di riflessione e condivisione, oltre che di sviluppo di nuove idee di cambiamento. I territori possono diventare il giusto volano per una nuova idea di economia, un'economia che metta in primo piano i bisogni della comunità e che possa avere una spinta educante. Libera, nella sua vocazione di rete di soggetti del terzo settore, ha il compito delicato di legare questi concetti e renderli compatibili con la creazione di una società giusta. I giovani devono essere i soggetti attivi di questo PROCESSO, devono essere il pungolo per il mondo delle istituzioni e delle professioni, devono essere ascoltati e valorizzati in quanto tali. Le summer school Già, quindi, si assumono il compito arduo di essere il contenitore di questo processo, di farsi plasmare da chi decide di mettersi in gioco per diventare il futuro di questo Paese.
L'idea generatrice delle nostre scuole è quella di mettere in stretto contatto il
mondo dell'innovazione con quello della cooperazione sociale e dell'impresa
che lavora attraverso la propria capacità di responsabilità sociale, tratto distintivo dell'agire di Libera e del Consorzio Libera Terra Mediterraneo. Accanto alla crescita economica di un territorio, infatti, libero da condizionamenti di tipo mafioso, le cooperative Libera Terra riescono ad essere testimoni anche una parte identitaria, di un modo alternativo di fare antimafia sociale. Il binomio economia - identità diventa il punto di partenza per un dialogo tra due mondi che per ora sembrano viaggiare paralleli, e le nostre scuole estive potrebbero diventare agorà privilegiata di questo scambio. Uno degli obiettivi della nostra programmazione didattica, quindi, dovrebbe essere quello di portare questa innovazione di processo tra i partecipanti e di farla diventare oggetto di studio.
Le call per partecipare alle diverse scuole regionali:
PUGLIA - dal 07 al 12 settembre 2015
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MARCHE - dal 14 al 20 settembre 2015
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VENETO - dal 14 al 17 settembre 2015
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CAMPANIA - dal 28 settembre al 02 ottobre 2015
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SICILIA - dal 20 al 26 settembre 2015
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CALABRIA - dal 28 settembre al 02 ottobre 2015
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Rassegna di teatro civile e contemporaneo
30 ottobre - 20 novembre - 11 dicembre
Comune di Pieve di Soligo e Comune di Refrontolo
Auditorium “Battistella-Moccia”
Pieve di Soligo Piazza V. Emanuele II, 9
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VENERDÌ 11 DICEMBRE 2015 - ORE 21.00
Invisibili è uno spettacolo teatrale che ripercorre il cammino di due cittadini africani che s’incontrano su una spiaggia e cercano a tutti costi di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore dall’altra parte della barriera.
Che ne sarebbe della nostra vita se, per misterioso caso, non fossimo nati qui ma nel Terzo Mondo? Ciò che per noi è scontato (studiare, mangiare, avere casa e cure, lavorare, persino invecchiare!...) là, non lo sarebbe affatto. Così, negli occhi di due africani, il bisogno raddoppia il sogno. In questo spettacolo, Mohamed BA è contemporaneamente il custode della tradizione africana e il rinnovatore che canta le contraddizioni storiche, sociali e politiche, i sogni, le speranze, i dolori delle comunità africane di fronte al dramma dei viaggi di migrazione e le speranze di chi lascia tutto senza dimenticare nulla.
Spettacolo organizzato dal Presidio
Libera “Peppino Impastato” di Pieve di Soligo
PREVENDITE:
Biblioteca Comunale di Pieve di Soligo
Piazza V. Emanuele II, 9
Tel. 0438/985382
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Dal lunedì al venerdì 14.30-18.30
lunedì, mercoledì e sabato 8.30-12.30
www.pievecultura.it
INGRESSO
Adulti € 5,00
Ragazzi sino a 18 anni € 3,00
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Lo spargimento di migliaia di tonnellate di pesticidi tossico-nocivi è un problema che coinvolge grossi interessi economici, soprattutto delle multinazionali chimico-farmaceutiche. Al fine di fornire ai cittadini un'informazione trasparente, alcune associazioni e medici hanno realizzato un manuale su come difendersi dai pesticidi.
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Una forte motivazione per un’informazione trasparente ai cittadini sul tema dei pesticidi irrorati nei vigneti, vista la carenza in questo senso da parte degli organi sanitari e degli amministratori, ha obbligato alcune associazioni a produrre un manuale su come difendersi dai pesticidi.
Medici dell’ISDE Italia (Associazione medici per l’ambiente), l’Associazione WWF AltaMarca locale, MDF (Movimento per la Decrescita Felice), l’Associazione per la difesa del latte materno, le Associazioni locali Democrazia e Martin Pescatore, hanno prodotto una sintesi di consigli e di dati che possono aiutare i cittadini a comprendere gli effetti dei pesticidi e le dimensioni delle incidenze delle neoplasie maligne a livello locale nella zona DOCG prosecco.
Vengono anche forniti dei consigli su come comportarsi nei confronti delle derive dei trattamenti e nei confronti dei Sindaci quando avvengono trasgressioni alle regole. Regole del resto difficili da applicare e seguire, perché nei Regolamenti di Polizia Rurale DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita, ndr) prosecco (disponibili a richiesta negli uffici comunali) le azioni di informazione preventiva verso i cittadini (cartelli segnaletici, tipi di pesticidi irrorati, etc.) e di controllo e di riferimento dopo i trattamenti, non sono praticamente state prese in considerazione. Lo dimostrano i numerosi casi di cittadini che si rivolgono per aiuto o chiarimenti alle associazioni.
Lo spargimento di migliaia di tonnellate di pesticidi tossico-nocivi è un problema anche regionale e nazionale e coinvolge grossi interessi economici, soprattutto delle multinazionali chimico-farmaceutiche. Tanto per fare un esempio al sesto convegno sulla Fitoiatria (2.2012) all’Istituto agrario Cerletti di Conegliano, c’erano ben 17 multinazionali chimico-farmaceutiche che presentavano e sponsorizzavano le loro novità. Un organizzatore del convegno ci ha corretto dicendo che erano solo (!) 15, ma la sostanza non cambia.
I pesticidi tossico-nocivi, assieme all’amianto ed alle nanopolveri, stanno creando nel totale silenzio degli organismi preposti alla difesa della nostra salute, problemi di malattie croniche diffuse: una vera e propria pandemia silenziosa.
L’unica soluzione possibile è la conversione di tutta la DOCG prosecco al biologico.
Il nostro manuale per difendersi dai pesticidi, a pochi giorni dalla sua stampa in migliaia di copie, sta avendo un notevole successo nelle scuole e presso le famiglie. L’intenzione è quella di diffonderlo capillarmente in tutta l’area della ULSS7-DOCG prosecco, e anche fuori zona via internet.
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Un vile atto doloso sull'uliveto confiscato in località Baronello, a Castellace, frazione di Oppido Mamertina.
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Un vile atto doloso sull'uliveto confiscato in località Baronello, a Castellace, frazione di Oppido Mamertina. I soci della cooperativa, giunti sul posto per le attività lavorative, hanno scoperto immediatamente il taglio di alcuni filari. Dalla conta dei danni è emerso che ben 96 piante di ulivo sono state tagliate alla base, probabilmente con l'uso di accette. E' stata subito sporta denuncia ai Carabinieri della locale stazione. La vista delle piantine in fiore, lasciate a terra, ha suscitato rabbia e profonda amarezza nei soci e negli operai. «Ognuno di questi tagli è come un colpo vibrato al cuore. E' una vigliaccata, un'infamia intollerabile» è il commento di Domenico Fazzari, presidente della cooperativa. «E' un grande dolore vedere spezzata la fragile vita di una pianta in crescita» ha aggiunto Sergio Casadonte, vice-presidente. «Ancora una volta un bene confiscato, simbolo del riscatto sociale, viene colpito. Contro un gesto così vergognoso reagisca tutta la società civile». Un storia tribolata quella dell'uliveto di 11 ettari, assegnato alla cooperativa sociale nel 2005. Nel 2011 un incendio doloso distruggeva cinquecento alberi secolari: andavano così in fumo quattro anni di lavoro per ripristinare la produttività dell'uliveto. Un anno dopo, ad essere distrutto dalle fiamme, è l'escavatore della cooperativa, che era all'opera su quel terreno per i lavori di espianto degli alberi bruciati. Nel 2013 un impianto di 1200 piante di ulivo restituiva nuova vita a quel terreno, che sembra però non trovare pace, dopo l'ennesima violenza intimidatoria. «Confidiamo nella Magistratura e nelle Forze dell'ordine» dichiara Domenico Fazzari, «affinché gli autori dell'atto intimidatorio vengano presto consegnati alla giustizia e sia scongiurato il verificarsi di ulteriori fatti criminosi. Quello dell'uso sociale dei beni confiscati alla mafia - continua Fazzari - è un tema sul quale non deve mai calare l'attenzione e l'impegno di tutti. Quando ciò succede, le mafie sono sempre pronte ad approfittarne. Malgrado questa nuova intimidazione, restiamo sereni. Continueremo ad andare avanti con l'impegno e la motivazione di sempre, fiduciosi nell'intervento delle autorità».
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