Turismo sostenibile non solo a parole nell’area Unesco

Il Gruppo SOS Territorio Miane esprime “speranza” e “preoccupazione” per le ricadute ambientali, economiche e sociali derivanti dalla proclamazione, da parte di Unesco, a Patrimonio mondiale  dell’Umanità anche del proprio territorio collinare.  

Esprime la “speranza” che questa investitura possa tradursi in un progetto di sviluppo diffuso e aggregante fra tutti gli abitanti della nostra comunità. 

Esprime anche “preoccupazione” per il rischio di una declinazione di tale investitura Unesco legata al solo settore vitivinicolo e ritiene prioritario che siano coinvolti tutti i valori naturali, sociali e culturali dell’area considerata Patrimonio dell’Umanità, affinché il riconoscimento dell’Unesco coinvolga tutte le componenti sociali della comunità.

Se in primo piano infatti vi sono i valori della tradizione agricola legata alla coltivazione della vite, devono anche essere parimenti valorizzati il valore e il rispetto del paesaggio rurale, il valore ecologico dei nostri boschi, delle nostre montagne, della biodiversità colturale e naturalistica, il valore comunitario e solidale delle persone che nei decenni hanno fatto vivere i nostri “borghi”: è questo il vero Patrimonio di Umanità delle nostre zone.

E proprio in funzione di questo percorso unificante di tutti i “soggetti” della comunità il Gruppo SOS Territorio Miane ritiene indispensabile:

  1. Contrastare lo spopolamento. Promuovere un censimento delle abitazioni vuote e inutilizzate nei “borghi”, “incentivando” la loro ristrutturazione per favorire la residenza dei giovani e realizzare le attività di “locazione turistica” e di “albergo diffuso” nei centri abitati viste le percentuali ragguardevoli di immobili in stato di abbandono e cadenti. Si deve dare attuazione alla raccomandazione Unesco: “migliorare lo stato di conservazione degli edifici nella proprietà e nella zona cuscinetto, in particolare l’architettura vernacolare, sulla base di un accurato inventario e valutazione delle condizioni”. 
  2. Fermare il consumo di suolo che può derivare dall’applicazione della legge regionale nr. 29 del 25/7/2019 all’art.13 sul riutilizzo di strutture in zona agricola per finalità di locazione turistica o per finalità di classificazione come dipendenza di albergo diffuso”Il paesaggio agricolo collinare va preservato da costruzioni incongruenti e mastodontiche (si veda l’esempio dell’immobile agricolo in foto in fase di ristrutturazione su una delle colline in zona core zone Unesco del nostro Comune di Miane) e da nuove piccole o grandi infrastrutture viarie e di servizi che mal si addicono al contesto rurale. Si deve dare attuazione a due raccomandazioni Unesco, la prima: “rafforzare ulteriormente la protezione del paesaggio attraverso l’attuazione del Piano Paesaggistico dettagliato a livello regionale”, la seconda: “sviluppare una pianificazione del turismo sostenibile basata su un approccio che incorpori la proprietà, la zona cuscinetto e l’area di impegno, prestando attenzione alla qualità e alla coerenza delle nuove strutture e infrastrutture turistiche”.
  3. La mobilità e i parcheggi sono aspetti che devono essere affrontati congiuntamente con gli altri comuni confinanti. È impensabile creare ovunque piazzole grandi o piccole per il parcheggio delle auto: anche questo è consumo di suolo. Si deve puntare ad un efficiente trasporto pubblico con mezzi alimentati da energie rinnovabili che colleghi i centri abitati fra loro e con gli itinerari turistici. Si deve ridurre drasticamente l’uso dell’auto se si vuole rendere realmente sostenibile il turismo nell’area Unesco.
  4. Diversificare e arricchire l’offerta turistica promuovendo la conoscenza dei nostri boschi e della nostra montagna, delle tradizioni, dell’architettura rurale dei borghi e promuovendo itinerari storico religiosi e artistici. Si richiede anche a tale scopo la valorizzazione e la manutenzione dei sentieri, da farsi congiuntamente con le altre amministrazioni della vallata per unificare la “segnaletica sentieristica” e la mappatura topografica che comprenda tutta l’area prealpina da Valdobbiadene a Vittorio Veneto e gli itinerari del Prosecco.
  5. Si richiede di dare attuazione alla raccomandazione Unesco: “l’adozione di una regolamentazione intercomunale della polizia rurale”, favorendo anche una “diversificazione delle colture” nei territori non vitati e promuovendo incentivi e supporto a giovani residenti che vogliano intraprendere il lavoro della terra, nell’ottica della sicurezza alimentare, della sovranità alimentare, del cibo locale biologico a chilometro zero.

Il Gruppo SOS Territorio di Miane sottolinea infine il valore di un’ultima e fondamentale raccomandazione Unesco: “che i benefici locali derivino dal turismo e dalle strategie di sviluppo sostenibile.” Una raccomandazione che deve costituire il filo conduttore di tutte le scelte economiche, amministrative e politiche che i diversi attori pubblici e privati andranno a fare. Le scelte, i finanziamenti, le normative, devono puntare con determinazione all’azzeramento delle emissioni in atmosfera, alla tutela del suolo e della sua fertilità, allo stop al consumo di suolo e al rispetto della natura. Tutti aspetti che vengono prima di ogni altra considerazione economica, perché solo cosi sarà lecito parlare di “sviluppo sostenibile”.

Fonte: Gruppo Stop Pesticidi - SOS Territorio Miane