"
Riparte il Futuro
Riparte il Futuro è una campagna promossa da Libera e Gruppo Abele che pone al centro il valore della trasparenza come strumento di rinascita del nostro Paese. L’Italia spicca nelle classifiche come uno dei paesi più corrotti tra quelli industrializzati: un malcostume che tocca tutti, quotidianamente. Dai grandi corruttori ai piccoli evasori, le risorse che vengono drenate illegalmente e che impediscono la crescita dell’economia costituiscono una vera e propria zavorra per il Paese. Attraverso la Campagna vogliamo da un lato sollecitare i decisori politici a produrre innovazioni legislative per rendere efficace la lotta alla corruzione (ad esempio con norme sullo scambio elettorale politico-mafioso, sul falso in bilancio, sull’autoriciclaggio, sul conflitto di interesse, sull’aumento dei tempi di prescrizione) dall’altro sollecitare la cittadinanza ad assumersi la propria quota di responsabilità.
La povertà è oggi il principale problema del nostro paese. Secondo i dati del rapporto Istat del 2013 sono più di 10 milioni le persone in povertà relativa e 6 milioni in quella assoluta. Per Eurostat un italiano su tre è a rischio povertà. I minori indigenti sono passati da 723 mila a 1 milione e 434 mila. Il rischio di rimanere in condizioni di indigenza nel nostro paese è tra i più alti d’Europa: 32,3% rispetto alla media del 26%, così come la dispersione scolastica arrivata al 18,2% contro il 13,5% della media europea. Il 63% delle famiglie ha ridotto la spesa alimentare. Il 40% vive in condizioni di deprivazione materiale; una famiglia su quattro soffre di deprivazione materiale grave. Sul versante occupazionale viviamo una crisi senza precedenti, oltre 3,2 milioni di disoccupati, più del 43% di disoccupazione tra i giovani con punte ben oltre il 50% al sud, 4 milioni di precari. In un paese così diseguale e precario sono le mafie a trarre grandi benefici: 54 i clan impegnati in attività di riciclaggio e usura. La corruzione si sostituisce al rispetto delle regole e della convivenza fondata sulla certezza del diritto, inquinando ulteriormente il clima della nostra democrazia. È per queste ragioni che è stata promossa (con l’adesione di oltre 1000 realtà del sociale e del volontariato laico e cattolico) la campagna Miseria Ladra. Attraverso la sua piattaforma e le sue proposte, Miseria Ladra vuole contrastare le mafie all’interno di una visione europeista fondata sulla cultura dei diritti e del welfare come elemento di civiltà.
"
"
liberainternational
Gli affari sporchi delle mafie, il riciclaggio e la corruzione a livello internazionale possono essere contrastati a partire dall’impegno collettivo e responsabile di realtà sociali e non che contribuiscono a garantire una corretta informazione, favoriscono la partecipazione democratica, promuovono il rispetto dei diritti
umani e l’assistenza alle vittime. Libera è impegnata nella costruzione di due reti internazionali in Europa attraverso realtà partner locali e l’impegno delle Antenne, presenze italiane legate a Libera residenti all’estero; in Latinoamerica con ALAS | America Latina Alternativa Social, che intreccia l’operato di numerose e diversificate realtà in 23 paesi. La Campagna “Pace per il Messico | Mexico por la Paz” lanciata da Libera International ha l’obiettivo di far conoscere in Italia la “guerra invisibile” in questo Paese, ma anche di sostenere quelle coraggiose realtà messicane che, già in consorzio con Libera, sono impegnate nella costruzione del Messico di domani. Nell’ottica del riscatto e della giustizia sociale in Italia come in Messico, Libera è infatti convinta che la campagna possa garantire un primo passo verso una società più organizzata e consapevole dei propri diritti, capace di contrastare le violenze con gli strumenti della cultura e dell’educazione, accompagnata da una comunità internazionale più vigile di quella attuale.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
liberainformazione
La Fondazione Libera Informazione nasce nel settembre 2007, in stretta sinergia con Libera e la sua rete associativa, per dare un riferimento di carattere giornalistico al vasto arcipelago delle realtà che si battono contro mafie e corruzione e offrire loro occasioni di collegamento con il mondo dell’informazione nazionale. Libera Informazione con il suo lavoro quotidiano punta a raccogliere e diffondere le notizie dimenticate e le informazioni utili in tema di contrasto al crimine, dando spazio e voce a singoli e testate che sono fuori dai circuiti ufficiali. Inoltre lavora per offrire spunti e progetti ai media italiani, segnalando le buone notizie che raccontano un Paese che lotta e resiste per affermare verità e giustizia. In questi anni Libera Informazione ha prodotto anche dossier sulle infiltrazioni mafiose in regioni non tradizionali, come Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Umbria e sui temi della corruzione e della libertà d’informazione. Promuove uno sportello di consulenza legale per cronisti minacciati da querele temerarie, in sinergia con Ordine dei Giornalisti e FNSI.
www.liberainformazione.org
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
"
"
Formazione
Libera Formazione promuove percorsi che possano orientare la crescita di ciascuno, a partire dai valori scritti nella Carta Costituzionale. Da oltre vent’anni nel nostro Paese si parla di ‘educazione alla legalità’: oggi sappiamo che prima di tutto c’è bisogno di corresponsabilità, di indirizzare la nostra azione verso l’emancipazione. La Scuola e l’Università hanno questo compito: sono necessarie per la crescita degli individui e per il cambiamento della società tutta. E Libera, insieme ai docenti, ai dirigenti scolastici, agli educatori, agli studenti e alle famiglie, fa la propria parte per generare occasioni di liberazione dalle mafie e dalla cultura mafiosa. Libera è un ente di formazione accreditato presso il MIUR.
Percorsi nelle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, formazione docenti
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Percorsi nelle università
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Percorsi con la cittadinanza, gli operatori, le amministrazioni
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
estateliberi
è la campagna di volontariato e formazione sui beni confiscati alle mafie, promossa da Libera in molte regioni d’Italia. Nelle Cooperative che gestiscono i beni, migliaia di volontari hanno l’opportunità di contribuire concretamente al ripristino ed allo sviluppo di questi luoghi sottratti alla criminalità organizzata e di partecipare a incontri formativi.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
liberasport
Libera, vuole promuovere uno sport sano che sia veicolo di valori come il rispetto dell’altro, delle regole e del proprio corpo per combattere e prevenire l’illegalità dilagante nel mondo dello sport. Libera Sport coordina e promuove iniziative per diffondere una cultura dello sport che sia di formazione e di svago, che aiuti a comprendere i propri limiti rifiutando il perseguimento della vittoria ad ogni costo, e che consideri il ricorso ai farmaci ed alle sostanze dopanti la più grave e definitiva delle sconfitte sportive.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
"
"
Impresa bene comune e Libera il welfare: sono queste le due campagne lanciate da Libera sulle aziende confiscate alle mafie e sull’uso dei beni sottratti ai clan per affermare diritti creare lavoro e garantire servizi sociali. Prosegue e si rafforza, così, l’impegno avviato nel 1995, con la raccolta di un milione di firme. Grazie a quella campagna è stata approvata la legge n.109/96 che prevede l’assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a quei soggetti - enti locali,associazioni, cooperative - in grado di restituirli alla cittadinanza, tramite servizi, attività di inclusione sociale e opportunità di lavoro. In 18 anni dalla sua applicazione, la legge ha permesso la destinazione a fini sociali di oltre 7500 beni immobili (appartamenti, ville e terreni), grazie all’azione di promozione svolta in collaborazione con l’Agenzia nazionale, le prefetture e i comuni. Sono circa 500 le realtà sociali che gestiscono beni confiscati in Italia censite da Libera. Il lavorosui terreni confiscati ha portato, attraverso le cooperative di giovani, nate con bando pubblico, su terreni sottratti alle mafie in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia alla realizzazione di prodotti biologici contrassegnati dal marchio di qualità e legalità Libera Terra.
Dal 2008 è attivo il Consorzio LiberaTerra Mediterraneo Cooperativa sociale Onlus, che include le cooperative di Libera Terra e altre realtà economiche, per realizzare processi di collaborazione nella direzione e nel coordinamento delle attività. Partecipano in qualità do soci sovventori Alce Nero Mielizia, Banca Etica, Coop fond e Egocentro, quale supporto anche alle attività nel settore del turismo responsabile.
www.liberaterra.it
Cooperare con LiberaTerra - Agenzia per la promozione cooperativa e della legalità, è un’associazione promossa da cooperative e strutture associative di rappresentanza aderenti a Legacoop e partecipata da soggetti impegnati nel settore della produzione biologica e di qualità. Vuole essere uno strumento di supporto per lo sviluppo delle cooperative che operano sulle terre e gestiscono beni confiscati alle mafie, garantendo servizi di assistenza tecnica, di analisi e valutazione dei progetti d’impresa.
www.cooperareconliberaterra.it
"
"
memoria e impegno
Il 21 marzo di ogni anno si celebra la Giornata
della Memoria e dell’Impegno per ricordare le
vittime innocenti di tutte le mafie. Il 21 marzo,
primo giorno di primavera, è il simbolo
della speranza che si rinnova ed è anche occasione
di incontro con i familiari delle vittime che
in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal
loro dolore, elaborando il lutto per una ricerca
di giustizia vera, profonda e trasformando la
memoria in uno strumento concreto, non violento,
di impegno e di pace. Uno degli obiettivi
di questo impegno è la realizzazione di una
banca dati per restituire il diritto della memoria
a chi è stato negato il diritto alla vita. Un
ulteriore azione è stata avviata per superare le
differenze di trattamento tra familiari residenti
in diverse regioni. Libera memoria sta sollecitando
l’approvazione della proposta di legge
n. 2417 del 5 maggio 2009 sui permessi retribuiti
da riconoscere ai familiari dipendenti delle
Pubbliche Amministrazioni che sono impegnati
nella testimonianza diretta delle storie dei propri
cari.
sos giustizia
Il Servizio Sos Giustizia opera attraverso gli
8 punti di ascolto regionali di Roma, Palermo, Potenza,
Modena, Avezzano, Torino, Cagliari e Reggio Calabria,
oltre quelli aperti in collaborazione con Enti e Istituzioni
locali (Catanzaro, Reggio Emilia, Bologna, Avellino, Foggia,
Bari, Brindisi, Lecce, Padova e Ascoli Piceno).
Finora abbiamo ascoltato, accolto, accompagnato e
sostenuto nel difficile percorso verso la denuncia oltre
700 persone fra vittime di usura, di racket e di varie forme
di aggressione e violenza mafiosa e criminale. Grazie
alla presenza capillare nei territori, abbiamo iniziato a
operare con la nostra Fondazione Nazionale Antiusura
“InteresseUomo” per sostenere le persone a rischio usura
in un periodo di forte crisi economica.
ufficio legale
Dal 2009 Libera si costituisce parte civile nei processi di
mafia per rappresentare quella società civile corresponsabile
che ha subito violenze e angherie da parte del
sistema mafioso.Costituirsi parte civile è una reazione
di civiltà fondamentale per riprendersi la dignità violata
da tanti, troppi anni, di inerzia, opportunismi, collusioni
di ogni risma consumate sulla pelle dei cittadini.
Vogliamo fare la nostra parte, e lo facciamo nelle aule
dei tribunali insieme ai nostri presidi e coordinamenti
territoriali, ai tanti giovani in prima fila alle udienze per
scrivere insieme una pagina di verità e giustizia per il
nostro paese.
"
L’inizio del cammino è stato, vent’anni fa, la raccolta di firme per
la legge 109 sull’uso sociale dei beni confiscati. Ripercorriamoli
allora insieme, i passi di questi vent’anni, nel legittimo orgoglio
delle cose fatte ma soprattutto nella coscienza dei limiti che le ha
rese significative, durature e soprattutto fertili, capaci di generarne
altre. A cominciare dai progetti educativi e dall’impegno nelle
scuole: da Regoliamoci e dai campi di E!state Liberi, fresche sintesi
di sapere e impegno. Perché un sapere senza impegno è sterile.
Un impegno senza sapere è velleitario. Come è velleitario senza
condivisione. Ecco allora il “noi”, la nostra anima collettiva. Libera
sono i familiari delle vittime innocenti delle mafie: da loro
abbiamo imparato tanto, con loro abbiamo visto concretizzarsi il
legame tra memoria e impegno. Libera è Sos giustizia, è progetti
come reggioLiberareggio per opporsi al racket del pizzo e delle
estorsioni, è costituirsi parte civile nei processi di mafia per la
ricerca della verità e per l’affermazione della giustizia. Come
sono Libera le tante realtà che ci hanno offerto sostegno e
competenza. Da chi ha migliorato la qualità e la diffusione dei
prodotti di Libera Terra, alle istituzioni attente e sensibili come
il Corpo Forestale dello Stato, con cui è nata una collaborazione
con Libera la Natura.
Ma il noi di Libera va anche inteso geograficamente. C’è sempre
un “oltre” e un “altrove” da raggiungere con le Carovane
Antimafia, con le iniziative in Europa, con la campagna Mexico
per la Paze con ALAS. E va inteso come ricerca e studio collettivo.
Gli appuntamenti di Contromafie non sono semplici “convegni”,
ma “officine” per saldare l’idea e il progetto. E campagne
come Riparte il futuro e Misera ladra strumenti dove la denuncia,
attraverso l’informazione e l’analisi, si salda alla proposta. Questi
sono, per sommi capi, i nostri 20 anni. Che sono anche i tuoi
20 anni, caro amico. Perché il tempo dell’impegno - che è lo
stesso della vita - è sempre adesso. Se siamo arrivati a questa
bella meta, e se la viviamo come uno stimolo per il futuro, è
perché abbiamo saputo vivere ogni giorno di questi 20 anni
come se fosse il primo.
Abbiamo deciso di costituire un Presidio di Libera anche a Pieve di Soligo dedicato a “Peppino Impastato”, Giuseppe Impastato, detto Peppino,che è stato un giornalista e un attivista siciliano, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, a Cinisi per ordine del boss mafioso Gaetano Badalamenti, perché ormai le infiltrazioni sono presenti su tutto il territorio nazionale, in Veneto ci sono ben 78 beni confiscati alla criminalità organizzata di cui 3 sono presenti nella provincia di Treviso.
"
Chi siamo
""Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie"" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane. Nel 2012 è stata inserita dalla rivista The Global Journal nella classifica delle cento migliori Ong del mondo: è l'unica organizzazione italiana di ""community empowerment"" che figuri in questa lista, la prima dedicata all'universo del no-profit.
Abbiamo deciso di costituire un Presidio di Libera anche a Pieve di Soligo dedicato a “Peppino Impastato”, Giuseppe Impastato, detto Peppino,che è stato un giornalista e un attivista siciliano, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, a Cinisi per ordine del boss mafioso Gaetano Badalamenti, perché ormai le infiltrazioni sono presenti su tutto il territorio nazionale, in Veneto ci sono ben 78 beni confiscati alla criminalità organizzata di cui 3 sono presenti nella provincia di Treviso. A Padova è nato lo sportello ""S.O.S. Giustizia - Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata"", sportelli che esistono in altre città di Italia finalizzati all’ascolto e ad accogliere, orientare e offrire consulenza a quanti faranno richiesta in quei particolari ambiti di disagio (es. usura).
Come cittadini ci siamo sentiti in dovere di impegnarci per diffondere la Cultura della Legalità, o meglio della corresponsabilità, “prima delle leggi ci vuole la responsabilita' l'uso consapevole della nostra liberta'' (Don Ciotti), una cultura che ci deve fare da stella polare nella nostra vita quotidiana, così come nel nostro lavoro e nella nostra dimensione sociale e politica. In un territorio inquinato dalle mafie, dalla corruzione i primi a farne le spese sono i cittadini e gli imprenditori onesti. Alle istituzioni locali chiediamo un impegno nella gestione della cosa pubblica trasparente e partecipata, un impegno nel contrasto di fenomeni come il ""lavoro nero"" e l'usura, un impegno nel vigilare affinché investimenti economici importanti, pubblici e privati, siano sempre monitorati e condizionati fermamente al rispetto delle leggi e della legalità. Con le scuole collaboriamo al fine di promuovere percorsi educativi con studenti e docenti, a partire dalla scuola primaria fino alla scuola secondaria di secondo grado, per educare alla Costituzione e diffondere i valori di solidarietà, onestà, convivenza civile, giustizia sociale e legalità democratica, fondamenti per una società responsabile e resistente a mafie, malaffare e corruzione.
Legalità è la nostra Costituzione: il più formidabile dei testi antimafia. Le mafie e ciò che le alimenta - l'illegalità, la corruzione, gli abusi di potere - si sconfiggono solo costruendo una società più giusta. (Don Ciotti)
Presidio Libera “Peppino Impastato”
"
p>Venerdì 11 Dicembre 2015 ore 21:00 br />Teatro civile e contemporaneo br />Auditorium Battistella Moccia - Pieve di Soligo (TV) "
“INVISIBILI” è uno spettacolo teatrale che ripercorre il cammino di due cittadini africani che s’incontrano su una spiaggia e cercano a tutti i costi di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore dall’altra parte della barriera.
Che ne sarebbe della nostra vita se, per misterioso caso, non fossimo nati qui ma nel “Terzo Mondo”? Ciò che per noi è scontato (studiare, mangiare, avere casa e cure, lavorare, persino invecchiare!…) là non lo sarebbe affatto.
Così, negli occhi di due africani, il bisogno raddoppia il sogno. In questo spettacolo, Mohamed BA è contemporaneamente il custode della tradizione africana e il rinnovatore che canta le contraddizioni storiche, sociali e politiche, i sogni, le speranze, i dolori delle comunità africane di fronte al dramma e dei viaggi di migrazione e le speranze di chi lascia tutto senza dimenticare nulla.La solidarietà infatti non può rimanere privata, personale. Per essere politicamente feconda, per cambiare il mondo, deve trasformarsi in coscienza civile. In discorso pubblico. Tenendo viva la memoria.
CHI E’ MOHAMED BA:
E' nato a Dakar, in Senegal. Mediatore e animatore culturale, ha aderito al movimento per la promozione della letteratura africana e al circolo dei giovani scrittori per l'alfabetizzazione nelle zone rurali.
Migrato in Francia, è stato coordinatore dell'operazione Un immigré, un livre. Nel 1998 ha pubblicato Parole de nègre, sulle migrazioni nei paesi del Sahel. Nel 1999 trasferitosi in Italia ha collaborato con il centro ambrosiano di Milano per Ex cursus.
E' fondatore del gruppo Mamafrica che usa la percussioni per diffondere la cultura africana. E' autore ed interprete di monologhi teatrali: Parole fuori luogo (2002), Musica e popoli (2003), B-Sogni (2004), Canto dello spirito (2006), Invisibili (2010), Incazzato bianco (2010).
Nel 2011 ha portato in scena Relazione per un'accademia di Franz Kafka, per la regia di Heike Brunkhorst. Ha partecipato a vari progetti teatrali e a trasmissioni radiofoniche e televisive.
"
Oggi, 10 dicembre, è la Giornata Internazionale per i Diritti Umani.
"
Oggi, 10 dicembre, è la Giornata Internazionale per i Diritti Umani.
La ricorrenza celebra, dal 1950, l'anniversario dell'adozione della Dichiarazione Universale dei diritti umani da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, avvenuta a Parigi il 10 dicembre 1948.
Da allora, la Giornata internazionale dei diritti umani rappresenta un'opportunità per sottolineare la rilevanza di un tema specifico e promuovere il pieno godimento dei diritti umani da parte di tutti e in ogni luogo.
La campagna del 2015 è intitolata “Our Rights. Our Freedoms. Always.” e ruota intorno al tema dei diritti e delle libertà fondamentali quali la libertà di parola, libertà di culto, libertà dal bisogno, libertà dalla paura, sottolineandone l’assoluta rilevanza e attualità.
"
p>Le reazioni di Pieve di Soligo agli attacchi contro la sede del Presidio di Libera e dell'Associazione Democrazia
PIEVE DI SOLIGO - L'Associazione Culturale Fronte Veneto Skinhead ha rivendicato il gesto compiuto, nella notte del 24 novembre scorso, contro la sede del Presidio di Libera Peppino Impastato e dell'Associazione Democrazia di Pieve di Soligo. Affisse alla porta due epigrafi con scritto "Ius Soli e immigrazione avete ucciso la nazione"; per terra, la sagoma di un cadavere con i colori della bandiera italiana. Immediatamente avvisati, i responsabili delle associazioni Grazia Martelli e Gianmaria Stella hanno presentato segnalazione ai Carabinieri. Ancora non è scattata la denuncia ma, afferma Martelli "l'istigazione all'odio razziale è un reato procedibile d'ufficio". Negli stessi giorni, in diverse città del Nord Italia (tra le altre, Oderzo, Padova, Trento, Brescia, ReggioEmilia) con identiche modalità sono state colpite altre realtà colpevoli, secondo gli Skhineads, del “annientamento dell'identità italiana” e “di un'invasione pianificata di orde di immigrati extraeuropei”.
Immigrazione e accoglienza
Al centro degli attacchi diversi centri Caritas e alcune sedi locali del Partito Democratico. Secondo Daniele Ceschin (PD), a Oderzo l'atto contro la sede del suo partito è legato alla “volontà del prefetto di utilizzare una caserma per la prima accoglienza dei profughi”. Perché attaccare, allora, l'Associazione Democrazia e il Presidio di Libera? A rispondere è Gianni Lorenzetto, tra i fondatori dei gruppi pievigini: “dopo gli attentati di Parigi abbiamo appeso alla nostra bacheca il manifesto di Libera Nazionale contro la guerra, il quale criticava gli atteggiamenti islamofobi e xenofobi: hanno voluto colpirci per questo”. A Pieve le due associazioni portano avanti diverse attività, tra cui “l'orto sociale, una concreta esperienza di integrazione” a cui colloborano molte famiglie del paese, italiane e non.
Sicurezza e libertà d'espressione
Mai come negli ultimi mesi a Pieve di Soligo si è parlato di sicurezza, spesso in toni emergenzialisti. A seguito dei frequenti furti nelle case del comune, l'ex portavoce del gruppo di opposizione, oggi consigliere regionale Alberto Villanova ha creato la pagina facebook Sorvegliamo Pieve h24 dove segnalare mutualmente "furti, tetativi di scasso, falsi operatori, tentativi di truffa". Per questo, proprio a Villanova abbiamo chiesto se la sicurezza dei cittadini non consiste (oltre che nell'incolumità fisica e del patrimonio) nella libertà di esprimere le proprie convinzioni senza essere minacciati e intimiditi. "Assolutamente sì - risponde Villanova - la libertà di espressione è un diritto fondamentale". Tuttavia il consigliere non considera quelle degli Skinheads delle "minacce fondate", ritenendoli soltanto dei "provocatori", "un gruppo senza alcun peso politico alla ricerca di visibilità mediatica". Dopo gli eventi di Pieve, Villanova non ritiene che "ci siano problemi per la sicurezza pubblica e per la possibilità di espressione politica".
Reazioni e ricadute politiche
Espressione politica che, in queste settimane, è stata quantomai latente. Quando chiediamo a Grazia Martelli se ha ricevuto messaggi di supporto, risponde: “solo il Sindaco Soldan, Daniele Ceschin e l'associazione Fare Rete hanno espresso pubblicamente la loro solidarietà”. Interrogati in tal senso, sia Alberto Villanova, sia Valentina Dorigo (consigliere di opposizione nella Lega Nord di Pieve), ritengono che il gesto degli Skinhead sia “una buffonata”. Secondo Villanova “non bisogna dargli troppo peso. La solidarietà va al di là di ogni opinione politica, ma credo che debba essere espressa in situazioni ben più gravi. Per quanto non approvi l'atto in questione - conclude - esso non ha creato situazioni di pericolo per nessuno, né sono stati compiuti atti vandalici”.
Anche Dorigo, pur non accettando la modalità impiegata dagli Skinheads, sostiene che infondo non ci sono stati danni gravi a persone e a cose. Differente l'opinione di Daniele Ceschin (PD), secondo cui l'azione degli Skinheads "ha un valore politico importante: si tratta di un attacco mirato, non di una ragazzata".
Ricadute sociali
Come rispondono invece gli attori sociali alla provocazione del “Fronte Veneto Skinhead”? Angelo Cremasco, responsabile della Caritas per il Quartier del Piave, afferma che “non ci siamo mai incontrati né scontrati con queste realtà. Troviamo difficoltà con alcuni leghisti per le posizioni che questi prendono rispetto ai migranti. A parte l'amarezza e la delusione per alcune posizioni che non remano certo a favore dell'accoglienza e dell'inclusione e che riteniamo umanamente non accettabili, noi andiamo avanti per la nostra strada”. “Incontriamo persone che vivono un disagio, sociale, economico, famigliare - continua Cremasco - incontriamo i loro volti, e facciamo per loro quello che faremo per un figlio, un amico”.
Più che una vera e propria conclusione, le parole di Cremasco risuonano come un invito. Un invito letto tante volte alla fine dei pezzi scritti da Vittorio Arrigoni sotto i bombardamenti contro la striscia di Gaza. Un invito che risuona così: restiamo umani.
Marta Panighel
link: articolo oggitreviso
Pagina 1 di 5