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Riparte il Futuro

Riparte il Futuro è una campagna promossa da Libera e Gruppo Abele che pone al centro il valore della trasparenza come strumento di rinascita del nostro Paese. L’Italia spicca nelle classifiche come uno dei paesi più corrotti tra quelli industrializzati: un malcostume che tocca tutti, quotidianamente. Dai grandi corruttori ai piccoli evasori, le risorse che vengono drenate illegalmente e che impediscono la crescita dell’economia costituiscono una vera e propria zavorra per il Paese. Attraverso la Campagna vogliamo da un lato sollecitare i decisori politici a produrre innovazioni legislative per rendere efficace la lotta alla corruzione (ad esempio con norme sullo scambio elettorale politico-mafioso, sul falso in bilancio, sull’autoriciclaggio, sul conflitto di interesse, sull’aumento dei tempi di prescrizione) dall’altro sollecitare la cittadinanza ad assumersi la propria quota di responsabilità.

La povertà è oggi il principale problema del nostro paese. Secondo i dati del rapporto Istat del 2013 sono più di 10 milioni le persone in povertà relativa e 6 milioni in quella assoluta. Per Eurostat un italiano su tre è a rischio povertà. I minori indigenti sono passati da 723 mila a 1 milione e 434 mila. Il rischio di rimanere in condizioni di indigenza nel nostro paese è tra i più alti d’Europa: 32,3% rispetto alla media del 26%, così come la dispersione scolastica arrivata al 18,2% contro il 13,5% della media europea. Il 63% delle famiglie ha ridotto la spesa alimentare. Il 40% vive in condizioni di deprivazione materiale; una famiglia su quattro soffre di deprivazione materiale grave. Sul versante occupazionale viviamo una crisi senza precedenti, oltre 3,2 milioni di disoccupati, più del 43% di disoccupazione tra i giovani con punte ben oltre il 50% al sud, 4 milioni di precari. In un paese così diseguale e precario sono le mafie a trarre grandi benefici: 54 i clan impegnati in attività di riciclaggio e usura. La corruzione si sostituisce al rispetto delle regole e della convivenza fondata sulla certezza del diritto, inquinando ulteriormente il clima della nostra democrazia. È per queste ragioni che è stata promossa (con l’adesione di oltre 1000 realtà del sociale e del volontariato laico e cattolico) la campagna Miseria Ladra. Attraverso la sua piattaforma e le sue proposte, Miseria Ladra vuole contrastare le mafie all’interno di una visione europeista fondata sulla cultura dei diritti e del welfare come elemento di civiltà.

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